Nell’articolo precedente abbiamo visto quali possono essere le conseguenze che avrà il Coronavirus sul futuro dell’industria dell’intrattenimento. E cosa dovete fare per anticipare la prossima recessione.
Oggi rimaniamo sempre in ambito live/dirette/IoSuonoDaCasa ma andremo più sul tecnico e sul pragmatico.
Ho preso come riferimento un articolo del 2017, pubblicato sul sito del distributore CD-Baby, dove viene presa come esempio una musicista americana che è passata da suonare gratis a incassare 75.000 Dollari all’anno: il tutto utilizzando la spinta promozionale delle dirette.
Di questo ‘caso’ se ne sono occupate molte testate, ma vediamo quali sono i punti fondamentali e cosa possiamo imparare.
L’ho adattato al mercato e al comportamento italiano aggiornandolo dove possibile:
#1. Il tuo passato non determina il tuo futuro
Ecco, questo punto è molto ‘italiano’. Guardiamolo dal punto di vista digitale. Il senso è: se fai un video brutto, o una live con 3 utenti, le persone non ti additeranno come colui che è noioso, non sarai appestato a vita. D’altronde da qualche parte devi pur iniziare e non tutti sono a proprio agio davanti alla telecamera. Inizio, sbaglia, continua, migliora, sorprendi.
#2. Anche i fan sanno cantare
Quando si fanno le dirette, spesso, ci si dimentica di interagire e di mettere il fan/utente in primo piano. Oltre a rispondere alle loro domande potete anche improvvisare dei duetti, o lasciare che diventino protagonisti per un minuto. Vi aiuteranno nella promozione della vostra musica.
#3. Il portafoglio è un alibi
Ok, questo punto non c’è, l’ho aggiunto io.
Non servono migliaia di dollari per organizzare un piccolo studio/set, l’importante è che sia ben illuminato, ben sonorizzato o ripreso, e che la vostra musica sia bellissima.
#4. Quantità in organico. E un po’ di ADV…
Costanza nel caricare i contenuti. Basterebbe questa frase per racchiudere anni di social media marketing. Ma in realtà la sponsorizzazione, l’ADV e una buona conoscenza di Facebook Business Manager possono fare la differenza.
5#. Avete un concerto? Fate una live
Gli eventi Facebook sono spesso i luoghi più tristi e desolati del mondo; di solito si inseriscono le info necessarie e poi lo lascio nella bambagia. Invece, fate una bella live per annunciare il concerto, caricatela nell’evento, mostrate il prodotto per far sì che il pubblico lo comprenda.
#6. Fatevi pagare
Ecco, questo è il punto più italiano di tutti. Se all’estero le forme di patronato o supporto diretto (crowdfounding) funzionano già da anni, da noi queste tecniche sono viste come elemosina. Potete provarci, ma vi consiglio sempre di vendere qualcosa, che sia merch, disco o altro; siamo più propensi nell’acquistare che non nel donare soldi.
#7. In quanti davanti alla telecamera?
Non esagerate. Se siete una band sarà difficile farvi entrare tutti nel monitor. Meglio se le live vengono realizzate da una persona sola, massimo due.
#8. Siete una band e non volete escludere gli altri? E non volete dare un’immagine differente della vostra musica?
La cosa migliore che potete fare è mandare il cantante davanti alla telecamera e far in modo che le persone possano vedere un vostro live su YouTube, magari registrato in maniera professionale.
#9. Un po’ di numeri (e non includo l’ultimo periodo dove streammano tutti…)
Il numero di persone che guardano le dirette è quadruplicato in un anno.
Le live incrementano l’interazione di 6 volte rispetto ai video normali.
Le live sono commentate 10 volte di più rispetto ai video normali.
La ricerca delle live da parte degli utenti è cresciuta del 330%.
Gli utenti guardano le live 3 volte più a lungo dei video normali.