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MeIllenials. Cosa è successo ieri: ed è tutta colpa delle major.

Ieri 21 dicembre al Monk si è tenuta la prima clamorosamente assurda e strepitosa prima serata di MEIllenials: il primo festival indipendente dall’Enel!

A 7 minuti dall’inizio della serata va via la luce.
Sono le 18:13 e al Monk si accendono quelle di emergenza.
Adesso sò che le luci di emergenza hanno una durata prestabilita, servono cioè a mettere in sicurezza la struttura e soprattutto le persone all’interno. Così, mentre capiamo come poter risolvere la questione, ci accorgiamo che il pubblico sta iniziando a fare la fila fuori.

Adesso: il Monk è un circolo ARCI e si deve avere la tessera, oppure farla al momento, ma senza elettricità la stampante non serve a nulla, quindi niente tessere, niente entrata.

Eravamo in stallo, ma se l’elettricità non va al Monk, allora saranno le band ad andare dal pubblico, che sta fuori a -100° (come è percepito il freddo a Roma).

Ci portiamo le sedie, facciamo accomodare le fan de Le Ore perché erano quelle in fila, e organizziamo un concerto/intervista, in mezzo alla strada, con il pubblico che arrivava e si chiedeva: “Cazzo è?”.

Matteo e Francesco (Le Ore) hanno suonato, chiacchierato e abbracciato le Bbrutte per una quaranta minuti, in modo talmente naturale che quelli che prima chiedevano “Cazzo è?” adesso annuivano, ed erano diventati Bbrutti anche loro.

Arrivano i Gomma, temutissimi dai giornalisti e diventiamo subito amichetti (quell’amichettitudine che si crea nei microcosmi musicali, e che svanisce al ‘buonanotte e in bocca al lupo per tutto’). Quindi mi raccontano di cosa vuol dire rispondere a domande come: “Perché siete tristi?”, “Quale è la vostra canzone più triste?”, “Come è la scena musicale casertana?”, “E se non siete tristi, perché non siete tristi?”. Ma non sono tristi, è che SIAMO NOI GIORNALISTI A RENDERLI TRISTI!

E poi mi innamoro di Ilaria. Parlo tutto il tempo con il chitarrista, ma è il mio uomo schermo.

E poi Enrico Deregibus mi sveglia dai violini e le rose: “Cominciamo”.
Cominciamo alle 20:00 che è tornata la luce, la biglietteria si apre, il pubblico entra e inizia l’aperitivo con Deregibus, Roberto Angelini, Filippo Gatti in sostituzione di Riccardo Sinigallia che è dovuto andare via perché l’aveva detto che alle venti andava via. C’erano i due ragazzi di Radio Immaginaria, la quota millenials, che con il resto degli ospiti ha iniziato a dire cose serie sull’analisi del contesto attuale. Poi Filippo Gatti ha esagerato nella sua arringa contro la discografia e alla frase: “Perché le major non riescono mai a capire cosa sta accadendo!!!”, bam, di nuovo via la luce. Per sommossa popolare il giudizio è stato universale: l’Enel è nel cerchio magico-massonico insieme a Sony, Universal e Warner.

Dal palco scendiamo con le sedie e continuiamo a sviscerare, un po’ fottendocene delle luci di emergenza che si stavano scaricando. Nella semi oscurità appaiono i Gomma e Ilaria, Daniele Coccia Paifelman che ritirano i propri premi (PIVI e miglior cantante), con Riccardo De Stefano nel ruolo di Giordano Sangiorgi, Nicola Lamorgese in quello di Federico Guglielmi.

L'immagine può contenere: 5 persone, persone che sorridono, persone in piedi
I Gomma

Adesso la sicurezza non vuole più giocare al rock’n’roll, così ci ritroviamo fuori, è tutto finito e sono solo le 22:00!

Che poi, questa cosa de ‘l’infelicità senza causa’ che volevo appioppare ai Gomma è proprio una cazzata.

E oggi c’è la seconda serata!

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