A chi le guarda per la prima volta danno fastidio, sono odiate da chi ama il genere, ma tutti non riuscivano a staccare gli occhi di dosso da Su-metal, Yui-metal e Moa-metal. Non solo, alla fine del video tutti canticchiavano il ritornello “C! I! O! Chokorēto / Chokorēto / Cho! Cho! Cho! ii ka na?”.

E una parte a cercare informazioni sulle Babymetal, gli altri si tappavano le orecchie. Significa che, fortunatamente, la musica riesce a provocare sensazioni contrastanti, riesce a smuovere gli animi, a dare fastidio o dare nuovi stimoli. E chi se ne frega se “Gimme Chocolate!” ha 80 milioni di visualizzazioni, se fanno schifo fanno schifo (ma a me piacciono), ma al tempo stesso mostrano quello che tutti i metallari speravano non si notasse, ossia che il metal è morto e che solo le Babymetal sono state in grado di rivitalizzarlo un po’, facendolo uscire dalla riserva e rivoluzionando il target.

Ecco. Tutte queste sensazioni non sono apparse neanche all’orizzonte quando ho ascoltato “Pills Of Lies” dei DiesAnEra, un brano prevedibile e vuoto quanto le immagini che lo accompagnano. Potrebbero benissimo far parte di un set di serate revival: il giovedì Disco anni ’80, il venerdì Rock anni ’90 e il sabato il meglio del metal 80-90 con i DiesAnEra. Giusto per rimanere nella riserva.

Voto: ⛈️️️️☔⛔