Mi sono iscritto a Twitter poco tempo fa.
Ho iniziato a cercare discussioni musicali: zero, assenti.
Allora ho provato a cercare nei follower delle riviste musicali italiane, così avrei trovato sicuramente persone interessate e coinvolte.

Cerco Rolling Stone, lo trovo, ma il profilo è sterile, inutilizzato, con 20 following e 22 follower; l’avatar è quello di base e il numeretto accanto ai tweet conferma l’interesse nel mezzo: 0.

Beh, non ce li facevo.
Così provo altre riviste, Rockerilla, Rumore, Jam, il Mucchio Selvaggio, tento l’ultima spiaggia con Rockstar, ma avendoci lavorato già sapevo l’ignoranza nel settore.
Anche XL mi delude.
Nessuna di queste ha un account su Twitter.

Quindi inizio con le web-zine, già sono f’wer di Kalporz, bene: Sentire Ascoltare assente, Indie-Rock assente, Onda Rock assente, RockOl c’è (con tre diversi account, bene), DeBaser c’è (loro hanno molto social web), Gufetto non c’è, mi stanco, sono annoiato.

La prossima volta che sento un giornalista musicale lamentarsi gli regalo il libro Twitter Marketing in 140 Tweet.

E’ un continuo darsi mazzate sui coglioni, sono d’accordo sul fatto che non ci sia un minimo interesse sociale nei confronti della musica, delle sue evoluzioni moderne e contemporanee, dei nuovi dischi.
Disse bene Gatto Ciliegia Contro Il Grande Freddo: “Gli appassionati di musica siamo noi, noi compriamo i dischi, noi andiamo a vedere i cocnerti, noi leggiamo le recensioni, noi compriamo i giornali, noi ascoltiamo i programmi radio, siamo sempre noi, circa 500 persone”.

E anche la musica è andata.
Eppure dovrebbe essere il rifugio in momenti depressi come questo.

Oppure è Twitter?