In questo mondo digitale si sono autodefinite due tipi di professionalità discografiche: c’è chi cerca il talento e gli mette a disposizione tutta la propria esperienza, e chi non ha esperienza e costruisce una struttura fake per creare apparenza in numeri.

Il tempo ci dirà da che parte sta il giovanissimo discografico Jake Noch, 21 anni, già amministratore delegato di varie aziende musicali, che si è fatto notare per aver denunciato tutte le società di streaming esistenti.

L’ultima gli è tornata indietro come un boomerang a folle velocità.

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Quando ha chiesto a Spotify di pagargli i diritti dovuti, il colosso svedese gli ha presentato il conto: “Noch ha costruito uno schema che genera automaticamente milioni di ascolti fraudolenti” si legge nella contro denuncia pubblicata da Billboard “in grado di manipolare il sistema Spotify e cercare di incassare royalties non dovute”. Secondo la testata americana, questa denuncia è supportata da messaggi scambiati tra Noch e una o bot farm e dall’evidenza di picchi di streaming sospetti che vanno da 0 a migliaia di ascolti in pochissimi giorni.

In più il ragazzino ‘forse-prodigio-forse-no’ ha modificato alcuni titoli del catalogo a sua disposizione copiando letteralmente i titoli di brani famosi, come “SAD!” di XXXTentacion e “Taki Taki”” di DJ Snake.

Spotify conosce il soggetto già dal 2016 quando aveva fatto il take down del suo catalogo, sempre per attività sospetta; la soffiata arriva negli uffici dello store condita con screenshot nei quali si legge Noch chiedere “milioni di fake account” che possano generare “fake streaming”.

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“Gli analisti di Spotify hanno rilevato che 5.500 utenti stavano ascoltando gli album pubblicati da Noch” scrive l’avvocato della società di streaming “Tutti provenivano da una piccola cittadina americana che contava solo 10.000 abitanti. In due giorni un album è balzato da 0 a 749.000 ascolti. Comportamento anomalo che non appartiene a nessun genuino comportamento di ascolto”.

Nella denuncia contro Noch, tra le altre cose, viene sfatato il mito della BotFarm nascoste in qualche capannone dell’est europeo o in medio oriente. Gli utenti di Noch erano tutti americani, maschi, con la versione free di Spotify.