#BandDaIncubo

#BandDaIncubo: Bram Stalker – “A-Senza”

Lo stoner rock è veramente fico, maschio, groovy, bluesy, denso: non i Bram Stalker, purtroppo.

Avete presente quando i giapponesi decidono di fare una cosa di un’altra cultura e si immergono totalmente diventando delle copie perfette; ecco, così fanno i Bram Stalker, ma non sono giapponesi e non hanno quel fuoco stoner che arde nei cuori dei loro colleghi.

Sembra che lo facciano perché hanno visto i Royal Blood e si sono detti: “Ma che ficata è?”, “Fantastico”, “Ma non diciamo che abbiamo preso idea da loro”, “Vero”. “Pensiamo a qualche influenza più alta”, “I Led Zeppelin?”, “Cazzo c’entrano!”, “Dicevo per dire”, “Pensavo ai Black Keys”, “E ai BUD SPENCER BLUES EXPLOSION”, “Sticazzi dei BSBE, noi dobbiamo essere meglio”, “Ma non lo siamo”, “Se dici che non lo siamo allora non lo siamo, devi sapere di essere meglio”, “Allora preferisco essere meglio dei Led Zeppelin”, “Minchia, ma davvero suono con te?”, “Sì, e lo facciamo meglio dei BS… chi cazzo erano?”. E così via.

Il fatto però è che i Bram Stalker sono bravi davvero, ma non sono sinceri. Forse perché stanno 20 ore al giorno chiusi nel loro studio di registrazione e hanno perso di vista il loro messaggio originario.
Consiglio ai Bram Stalker di uscire, perdersi nei boschi dell’Abruzzo, tipo “Into the Wild”, ma senza morire, capire il sacro fuoco che arde nei loro cuori e poi prendere un videomaker migliore per fare i video.

Voto: 

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