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10 modi per guadagnare con la musica / 2° parte

Ecco la seconda parte della guida su come (ma soprattutto quanto) guadagnare con la musica.

Nell’articolo precedente abbiamo affrontato:

  1. Vendita Supporti: Cd, Vinile E Merchandising
    PRO
    : costi contenuti, perfetti ‘souvenir’, il vinile fa fico e la maglietta può aiutarvi nella promozione.
    CONTRO: per il merch dovete ben razionalizzare i costi, il vinile ha poco margine di guadagno, mentre il CD lo vendete quasi esclusivamente se fate i concerti.

  2. Streaming E Digital Download
    PRO
    : costi favorevoli, vendita diretta (tramite BandCamp), rendiconti analizzabili.
    CONTRO: il ritorno per ogni singolo ascolto è bassissimo, è difficile entrare nelle playlist (leggi anche “Come Fare per Entrare nelle Playlist Di Spotify”).

  3. Concerti: Brani Originali Vs Cover Vs Concerti Casalinghi
    PRO
    : i brani originali stringono un forte legame con il pubblico che tende ad acquistare CD e merch, mentre con le cover di ottiene un cachet migliore e date più facili da trovare.
    CONTRO: con i brani originali è difficile organizzare un concerto e difficile convincere il pubblico che non vi conosce; con le cover non vendete merch e il pubblico non si appassiona più di tanto su ‘chi siete’.

  4. Crowdfunding
    PRO
    : massimo coinvolgimento dei vostri fan, quindi ottima idea promozionale; possibilità di generare più di quanto si è chiesto.
    CONTRO: c’è ancora chi vi indicherà come ‘accattoni che chiedono elemosina’, serve molto impegno nel gestire una campagna.

  5. Endorsement
    PRO
    : vi pone su un piano più professionale, ottimo rientro economico, prodotti buoni per realizzare contest con il proprio pubblico.
    CONTRO: cercare, contattare e convincere aziende porta via molto tempo; la vostra fan base deve essere necessariamente popolosa e attiva.

Adesso ci concentreremo sul ritorno economico derivante dalle royalties, dallo studio di registrazione/session e lavoro autorale.

  1. DIRITTI CONNESSI (musicisti)
    Esistono molti modi per incassare il diritto d’autore: il più conosciuto è la SIAE e Soundreef, che, oltre a ripartire il diritto d’autore, tutelano le vostre opere. Il meno conosciuto è l’IMAIE, o meglio il NUOVO IMAIE, la collecting che gestisce i diritti connessi degli artisti e interpreti (dopo il 15 luglio 2009, per il periodo antecedente dovete far riferimento all’IMAIE in Liquidazione). I diritti connessi sono destinati ai musicisti che hanno suonato in un disco/registrazione, ma soprattutto dalle utilizzazioni che sono state fatte di quella registrazione (per maggiori informazioni o per recuperare questi diritti visitate NoteLegali).

    PRO: è possibile avere un introito extra nel momento in cui riuscite a quantificare e dimostrare il lavoro svolto all’interno di una registrazione.

    CONTRO: è molto difficile riuscire a sbrogliare la matassa burocratica di questi compensi.

  2. COPIA PRIVATA (produttori)
    Secondo la legge sul diritto d’autore Art. 78 L. 633/1941, per produttore si intende chi “ha assunto l’iniziativa e la responsabilità della prima fissazione dei suoni provenienti da una interpretazione o esecuzione o di altri suoni o di rappresentazioni di suoni”, quindi il proprietario del master = tutti coloro che si sono autoprodotti un album/registrazione. Il compenso che spetta a questa categoria deriva dalle riproduzioni effettuate in ambito privato e per uso esclusivamente personale.

    PRO: anche in questo caso potrebbero esserci delle sorprese nel caso abbiate maturato dei ‘dividendi’ insospettabili.

    CONTRO: in questo caso vi conviene affidarvi a un’agenzia, in particolare allaEvolutionCollecting che però trattiene il 5% delle somme da voi incassate.

  1. SINCRONIZZAZIONE
    La sincronizzazione avviene quando una vostra composizione è utilizzata in una pubblicità o in altri prodotti audio/video, come ad esempio film, cortometraggi, documentari, etc. Il produttore interessato alla vostra musica dovrà contattarvi per ottenere la licenza, sarà poi la SIAE/Soundreef a ripartire il dovuto, di solito molto ‘interessante’.

    PRO: E’ possibile stabilire un rapporto con le agenzie o etichette che si occupano di sincronizzazione, spesso sono sempre alla ricerca di nuovi brani.

    CONTRO: E’ però molto difficile riuscire a entrare nel giro, soprattutto in Italia.

  1. COVER: UTILIZZO MASTER + YOUTUBE + STREAMING
    Su questo punto abbiamo pubblicato un intero articolo che potete trovare qui.Oltre alla ‘vendita’ del master per fini di sincronizzazione, potete utilizzare le cover su YouTube per farvi conoscere e ottenere un minimo ritorno di royalties; lo stesso vale per lo streaming.

    PRO: attività molto facile da realizzare, avete bisogno solo di applicare il vostro suono ai brani ‘famosi’.

    CONTRO: il ritorno che potete ottenere da YouTube e dallo streaming non è elevato, in più è molto difficile contrattare una sincronizzazione se siete artisti poco conosciuti.

  1. TURNI IN STUDIO / LEZIONI / TUTORIAL / LAVORO AUTORALE PER CONTO TERZI
    Una vecchia pubblicazione del Berklee College of Music datata 2012, mostrava una ricerca sui salari delle figure professionali all’interno del mondo musicale. Nella categoria Session Musician il guadagno annuale supera i100.000 Dollari; in Italia è difficile arrivare a queste cifre solo con il lavoro in studio, ma è sicuramente una strada da percorrere. Stessa cosa per lelezioni, anche quelle online (ad esempio con ProntoPro). La pubblicazione di Tutorial richiede programmazione e organizzazione, ma se riuscite a ottenere l’interesse della ‘community’ potreste avere un buon ritorno in revenue sharing (da YouTube). Per ultimo il lavoro autorale, ossia vendere oppure cedere una vostra composizione a terzi; in questo momento storico l’autore/compositore è una figura molto ricercata soprattutto dai fuori usciti dai talent.

    PRO: il consiglio è quello di differenziare il più possibile la vostra offerta, questo vi permetterà di crescere artisticamente ed esplorare nuovi territori creativi.

    CONTRO: se non siete ben organizzati, il rischio è quello di perdervi tra tutte le cose che volete fare; altro pericolo è quello di non avere l’empatia giusta per offrire servizi effettivamente richiesti.

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