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Ottobre 2015: i siti musicali più influenti d’Italia

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Ottobre 2015, un mese di conferma per tutti i siti musicali di informazione.
Si mettono le basi per la conquista annuale, per incrementare i numeri, la popolarità e l’influenza.

La cosa che salta all’occhio è l’incredibile salto in avanti che ha realizzato SpazioRock.it con i numeri Facebook, rispetto ad Agosto 2015: 9.948 fan in più in solo due mesi.

Per il resto si tratta di conferme nelle prime tre posizioni, ma con un notevole stacco tra la coppia RockIt/RockOl e OndaRock.
SentireAscoltare sorpassa MetalItalia e si porta al quarto posto; si scambiano posizioni anche ImpattoSonoro e VelvetMusic (8 e 9).

Ottimo ingresso per Metallus a conferma dell’enorme bacino di utenza formato dagli amanti della musica pesante e pesantissima.

Di seguito tutte le classifiche.

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Per i nuovi lettori:
I siti presi in esame sono solo siti web, no blog o pagine associati a riviste musicali, radio o TV.
Sono state fatte 4 classifiche differenti: Web (visite uniche), Facebook, Twitter e “Persone che ne parlano” (talkabout).
Alla prima di ogni classifica sono astati assegnati 20 punti, alla seconda 19, alla terza 18 e così via fino all’ultima con 1 punto.
Entrano nella classifica i siti che superano le 10.000 visite uniche mensili, stimate da SimilarWeb.
Per ogni suggerimento utilizzate i commenti in fondo al post.

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Ed ecco la classifica generale di Ottobre 2015:

totale_pos

RockIt e RockOl allungano decisamente su OndaRock con SentireAscoltare che si porta a un solo punto di distanza.
L’entrata di Metallus ha fatto scivolare di una posizione quasi metà classifica.

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Questa la classifica per visite sul proprio sito ufficiale, le stime sono estratte da SimilarWeb.
In numeri sono in migliaia di visite uniche, letteralmente: Estimated number of internet user who visited [XXX] over the last month.

visite_numeri

I numeri di Soundsblog sono impressionanti, ma il successo di questo sito deriva due fattori, uno tecnico e l’altro editoriale.
Il primo è il fatto di far parte di un aggregatore, un portale (per dirla alla anni ’90) che è Blogo – anche se poi SB supera nettamente in numeri la home page (700k vs i 160k di Blogo.it).
L’altro è quello di attrarre il pubblico più televisivo dando spazio ai talent, concentrandosi sul mondo adolescenziale (Benji & Fede) e trattando di rado musica più adulta (Coldplay o “l’artista Roger Waters”).

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Ed ecco i numeri delle rispettive pagine fan su Facebook.

facebook_numeri

Come già detto SpazioRock ha fatto un ottimo lavoro in termini di Social Media Marketing guadagnando 10k fan in poco meno di due mesi. Andando a guardare la loro timeline si  nota un cambio di approccio editoriale con più video e foto, soprattutto quelle ‘divertenti’. Il risultato non è solo nell’aumento dei fan, ma anche nel tipo di interazione con like, condivisioni e commenti.
Questo tipo di attività fa aumentare il punteggio dell’EdgeRank e di conseguenza migliora la distribuzione dei post.

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Vediamo i numeri di Twitter.

twitter_numeri

Per quanto possa essere difficile creare un network attivo su FB, non c’è confronto rispetto al più complicato Twitter.
Il sito di microblogging non è una piattaforma nella quale poter semplicemente pubblicare foto divertenti, video virali o citazioni; ad esempio RockOl ha uno stile molto ‘formale’, ma allo stesso puntuale. Se accade qualcosa nel mondo della musica, RockOl pubblica immediatamente la notizia su TW legata a un approfondimento sul sito.
Per fare un esempio pratico, RockOl ha pubblicato (dal dicembre 2008) 25.900 tweet; RockIt (da aprile 2009) solo 14.800. Questo vorrà pur dire qualcosa.

 Da Agosto, però, gli account Twitter che sono cresciuti di più sono:

  1. RockIt (+700)
  2. AllMusicItalia (+461)
  3. RockOl (+400)
  4. RockOn (+400)
  5. Velvet Music Italia (+365)
  6. SentireAscoltare (+254)
  7. OndaRock (+200)
  8. ImpattoSonoro (+165)
  9. MetalItalia (+113)
  10. SpazioRock (+63)

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7 Comments on “Ottobre 2015: i siti musicali più influenti d’Italia

  1. Buongiorno Fabrizio. Sono Luca Landoni, editore di radiomusik.it. Ho letto con interesse i dati e devo dire che sono un po’ dispiaciuto di non vedere menzionato il nostro sito. E’ vero che in effetti si tratta di un blog, ma anche il nostro concorrente soundsblog lo è, eppure è compreso nelle classifiche. A ottobre secondo i dati di Google Analytics, radiomusik.it ha totalizzato 285.000 pagine viste per 170.000 utenti unici Su Similar web posso vedere solo i dati da desktop che danno 65.000 unici (a noi risultano 70.000 dunque è coerente). Sarebbe bello in futuro essere inclusi nelle vostre classifiche. Grazie e complimenti per il lavoro di comparazione svolto

  2. Salve Galassi. Siamo un team di giornalisti ed esperti di social marketing. Nei prossimi mesi faremo un’azione mirata contro la disinformazione che sta spammando con criteri che sono tecnicamente discutibili e deontologicamente da denuncia. Camuffando i suoi interventi in una dimensione solo superficialmente scientifica, lei non racconta tutta la verità, e non specifica quanto i suoi parametri, ricavati a partire da similarweb fino ad Alexa, siano del tutto inattendibili rispetto ad altri fattori analitici molto più precisi. In questo modo lei fa del terrorismo a buon mercato per promuovere la sua sedicente attività come sedicente esperto di new media, spaventando curatori di blog e di piccole realtà che non ne capiscono un tubo, e si immaginano similarweb come uno strumento capace di interpretare analitiche e dati insight più specifici. Inoltre lei non racconta che alcuni siti da lei citati come “influenti”, hanno palesemente truccato i dati alexa con tecniche “blackhat”, cosa del tutto possibile (e tra l’altro documentabile) con link presenti su realtà farlocche e non aggiornate, e una sviluppo della link building del tutto selvaggio e discutibilissimo. Possiamo intervenire su circa 80 portali diversi dedicati al social marketing di qualità con interventi mirati, e le faremo una guerra spietata per raccontare quanto disonesto sia il suo lavoro, tanto da farle perdere la faccia, semplicemente perché le persone disoneste se lo meritano. Eserciti una tassonomia diretta, precisa, specifica sulla qualità dei contenuti, sulla qualità dei contributi, sulla differenza tra giornalisti e testate regolari e realtà di dilettanti (vedi impatto sonoro) registrate forse solo al registro del circolo dell’uncinetto. Racconti inoltre che ci sono altri modi per raccontare la musica, per esempio cross-mediali. Faccia confluire nelle sue statistiche altri fattori di traffico. No, è più facile basarsi sulle fanfole del ranking alexa, MAI preso in considerazione da chi lavora seriamente con l’architettura social media. Inoltre vorremmo provocarla citando una realtà a lei vicina, quella di Luca D’Ambrosio. Lo metta nella classifica. Racconti a tutti che musicletter ha un ranking alexa vergognosamente basso. Secondo i suoi parametri Musicletter sarebbe quindi un sito ininfluente, scarso, senza visibilità. Come è quindi possibile che un sito ininfluente sia credibile quando istituisce un premio come “le targhe mei” per premiare i più amati? i migliori? Ovvero un sito scarso si prende la briga di istituire un premio per i “migliori”? Purtroppo lei e D’ambrosio siete l’esempio di una mafia di piccolo cabotaggio che mima i metodi dei grandi media: parziali, manipolatori, diffamatori, fuorvianti, deontologicamente disonesti come d’ambrosio che vende pubblicità a tutti senza uno straccio di identità giuridica e di partita iva che attesti la liceità. È giunta l’ora di raccontare chi siete e come vi muovete, all’ordine dei giornalisti, al fisco, al registro operatori della comunicazione, a google. Spammer di quarta categoria, ladri di polli

    1. Prima di dire falsità e infamare le persone pubblicamente bisognerebbe avere il coraggio di presentarsi con il proprio nome e cognome. A ogni modo, ricordiamo al signor “giornalista” che Musicletter.it è un’associazione culturale che non ha finalità di lucro. Per il resto, invece, salutiamo il nostro compagno “mafioso” Fabrizio Galassi.

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