Social Music Marketing

Musicisti! Questa volta i consigli ve li da Ronnie Wood: Top Five Tips!

ron-wood-backstage-corbis-530-85

Il chitarrista dei Rolling Stones non certo noto per la sua fama di formatore accademico o docente universitario, ma la sua laurea ad honorem (diciamo le sue svariate) lo rendono indubbiamente tra i più autorevoli sulla piazza.

Vedrete comunque che i Top Five Tips di Ronnie sono sulla stessa linea di quelli che avete già letto in questo blog o su altri specializzati; che possiamo fondamentalmente riassumere in uno solo: LAVORARE!!!

Ecco i Top Five Tips di Ronnie Wood pubblicati su NME in occasione della pubblicazione del suo libro di ricordanze  “How Can It Be? A Rock ‘N’ Roll Diary“:

  1. Con la mia prima band, The Birds, uscivamo con tutti i più grandi: The Who, Jeff Beck, Jimmy Page, dai quali cercavamo di capire come funzionava questo mondo. Non abbiamo mai avuto una hit, ma facevamo del nostro meglio. Ci siamo fatti influenzare dal suono della Tamla Motown, dal blues e dal primo rock’n’roll, ma li abbiamo fatti nostri, questo era molto importante“.
    Cosa dovete fare voi:

    1. Non statevene ad aggiungere amici su FB, uscite di casa e andate ad ascoltare le altre band, conoscetele, iniziate prima un rapporto di amicizia che di semplice collaborazione. Cercate di entrare nel ‘giro’: le pubbliche relazioni (anche quelle che durano fino all’alba) sono fondamentali.
    2. Impegnatevi al massimo, al di là dei risultati che ottenete. L’impegno va oltre un semplice successo e vi tornerà indietro come rispetto.
    3. Mettete in chiaro le vostre influenze musicali, ma cercate sempre di alterarle, di farle vostre e di caratterizzarle.
  2. Girare il paese in un furgone e suonare giorno dopo giorno, può diventare una sorta di routine. Mi dispiace per tutte band che non fanno questo stile di vita. Molti pensano: o suoni davanti a milioni di persone, oppure sei destinato ad essere dimenticato. Ma esiste un’altra via ed è quella più dura: provare molto, salire sul furgone e suonare centinaia di concerti. Questo è quello di cui parlo, molte delle nuove band dovrebbero provarci“.
    Cosa dovete fare voi:

    1. Chiudetevi in sala prove fino a quando non iniziano a sanguinarvi i polpastrelli e il suono è diventato veramente vostro.
    2. Se volete suonare, all’inizio dovrete partecipare a più concorsi o festival per band emergenti possibili, poi iniziare a contattare i locali chiedendo solo il rimborso spese (se potete anche gratis), accettate tutti gli ingaggi, cercate almeno di avere un CD come merce di scambio con il pubblico.
    3. Ogni concerto deve essere importante e dovete dare sempre tutto quello che avete, sia che suoniate davanti a 500 o 5 persone, dovete sempre conquistarle tutte.
  3. Quando ero nei Birds ho sempre saputo che prima o poi sarei entrato nei Rolling Stones. Ci sarei riuscito in un modo o nell’altro. Pensavo fosse un ottimo lavoro, e infatti lo era. Voglio dire: metti gli occhi su qualcosa e cerca di ottenerlo. Pensa in grande e lavora per ottenere il risultato“.
    Cosa dovete fare voi:

    1. Non sempre i musicisti o le band si prefiggono un risultato. Spesso suonano “e poi vediamo cosa succede”. Cercate di ambire a qualcosa che sia un apertura di una band che amate, una location prestigiosa, un palco importante, una collaborazione con Jovanotti.
    2. Perseguite l’obiettivo, cercate di capire come arrivarci, sfruttate le amicizie che vi siete fatti, così come la vostra reputazione live.
    3. PENSATE IN GRANDE! Non accontentatevi di 4 concerti al mese, non accontentatevi di entrare nella compilation della scuola di musica. Siate ambiziosi.
  4. In quegli anni andavamo in tour ed eravamo impilati in un furgone, uno sopra l’altro con tutta la strumentazione, ma questo significava la profonda conoscenza l’uno dell’altro. C’erano sfottò, prese in giro e grandi litigate, tutte cose che nella vita reale difficilmente hai a che fare. Con gli Stones abbiamo fatto le stesse cose – anche se adesso viaggiamo in maniera più lussuosa – ma questa esperienza ci ha permesso di affrontare tutte le situazioni“.
    Cosa dovete fare voi

    1. Non conosci i tuoi compagni di band finché non vai in tour con loro, quindi prima di dire: “ABBIAMO LA BAND!”, dovete passare attraverso il fuoco dei concerti, dei MOLTI concerti.
    2. Inevitabilmente si formeranno delle micro fazioni interne: ci sarà il carismatico, lo sfigato, l’antipatico, il permaloso, il generoso, il puntiglioso, quello sereno e quello ansioso. Divertitevi e prendetevi in giro: chi supera il test sarà in grado di affrontare sempre più kilometri in furgone. Ed avrete la vostra band.
    3. Potete andare in tour anche con una macchina per contenere le spese. Cercate di viaggiare sempre insieme.
  5. Se sarete fortunati come me sarete così impegnati da non aver tempo per ricordarsi tutte le belle cose che avete fatto. Riaprendo il mio diario del 1965 mi sono ricordato di aver incontrato Sid James (attore comico inglese). In un altro appunto ho letto: “Ho passato un po’ di tempo con Wilson Pickett e mi sono divertito moltissimo’. In quel momento ‘In The Midnight Hour’ era il brano più bello in assoluto, ma mi sarei dimenticato di questa avventura se non avessi avuto un diario. Rimpiango di non ricordarmi di tutte le mie fidanzate dell’epoca, non rimpiango le bevute (adesso sono sobrio da cinque anni), ma il fatto di non ricordarmi di queste bellissime donne… quello si che è un rimpianto“.
    Cosa dovete fare voi

    1. Un diario può essere pubblico o privato. Può essere vero o censurato. Potete raccontare le verità oppure quello che voi vorreste fosse la verità. Sappiate che la spontaneità premia sempre.
    2. Avere un diario pubblico vi permette di aggiornare costantemente i vostri fan online; se decidete di pubblicare ‘tutto’ fatelo utilizzando media differenti (le foto su Instagram, i video su YouTube, il blog attraverso Twitter e la goliardia su Facebook).
    3. Prendetevi in giro, non siate pesanti, leggerezza, ironia, se potete un po’ di sarcasmo e non censuratevi se avete un impulso ‘politico’ o ‘ sociale’. Ma senza esagerare sennò vi chiamano a suonare nei Nobraino.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *