Durante il Premio Degli Indipendenti dello scorso Febbraio (2015, @Pelanda di Roma), ho parlato fitto fitto con Carmelo Pipitone dei Marta sui tubi.
Tra i 4.527.654 argomenti trattati è uscito fuori l’#IndieMusicChallenge, il mio tentativo di parafrasare IceBucketChallenge: invece della secchiata + bonifico, si mostra la ricevuta di un acquisto di un album/singolo e si nomina chi vuoi tu, a sua volta deve mostrare cosa ha comprato (nell’ultima settimana), oppure comprare un album (a propria scelta).
Così, per stimolare il mondo degli ‘ascoltatori indipendenti’ ad acquistare i dischi, non solo concerti.
Perché i dischi?
I media di massa (radio, TV e carta stampata) guardano principalmente alle classifiche di vendita per capire quale trend musicale può interessare il proprio pubblico. Queste testate generaliste sono fondamentali nella promozione di musica, ed essere in classifica significa esistere. Esistere significa avere la possibilità di avere chart con Colapesce, Il Teatro Degli Orrori, Sula Ventrebianco, Giovanni Truppi; tutta una nuova genia di musicisti che lavora sempre ai margini della società.
I rapper hanno fatto in questa maniera, sono arrivati in classifica e i mass media non potevano far finta di ignorarli.