Social Music Marketing

Music Marketing: Contenuti versus Musica

Uno dei principi fondamentali che regolano il web è l’aggiornamento del proprio sito.
Spesso viene trascurato, soprattutto da quando esiste Facebook o Twitter, ossia dall’avvento della semplicità con la quale è possibile postare nuovi contenuti. Le pagine e gli account hanno preso il posto del sito ufficiale che rimane quindi un luogo praticamente disabitato.

Dovete pensare che non tutti hanno il profilo su FB o l’account su TW e che non tutti sanno utilizzare al meglio questi media; quindi, oltre riportare l’attenzione sul vostro sito principale, è necessario sviluppare strategie ad hoc.

Oggi ospitiamo il contributo di Robert Myberry, un musicista rap che ha fatto un esperimento sul proprio blog, ossia postare contenuti quotidiani che non siano per forza contenuti musicali, da qui il titolo: Contenuti versus Musica, ossia, sono più importanti gli aggiornamenti – qualunque essi siano – oppure concentrarci esclusivamente nel pubblicizzare la nostra musica?

Vediamo come è andato.

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Ho iniziato un piccolo esperimento il 1° Giugno per vedere cosa succede se posto sul mio blog in maniera quotidiana. Pubblico video random, pezzi freestyle, pensieri, osservazioni, qualunque cosa mi venga in mente.
Da allora ho pubblicato qualcosa come 150 post e il traffico è salito del 1000%, il tutto investendo solo un’ora al giorno.

Ho capito che i fan non vogliono necessariamente musica, vogliono contenuti.
Come amante dell’hip hop e utente del web è una cosa che mi interessa principalmente, sono felice di scoprire i nuovi free style di Jay-Z che non seguono il percorso ‘ufficiale’.

Essere un artista indipendente è molto più semplice, posso creare contenuti così come comporre nuove canzoni; in questo momento utilizzo una macchia fotografica per realizzare la maggior parte dei video che durano circa 90 secondi, non li edito così guadagno in velocità e posso pubblicare più contenuti.
Ho iniziato a realizzare piccole rubriche e ognuna di esse ha il proprio pubblico, come “2 Cent” dove parlo di argomenti che mi interessano, oppure “Motivational Mondays” nei quali do consigli per tutta la settimana; “La Canzone del Giorno”… beh questa è abbastanza semplice.

Questo tipo di marketing ha una crescita lenta, dovete quindi essere costanti perché è difficile far in modo di interessare il pubblico, ma una volta fidelizzati gli utenti avrete sempre più visite.

I miei ultimi 5 post sono stati presi e condivisi su altri siti, questa è la cosa che volevo.

Altro passo importante è avere domini di primo livello, quindi evitate NomeArtista.Wordpress.com e ricordatevi: non dovete dipendere dalla stampa per raccontare la vostra storia, fatelo voi stessi!

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Sicuramente il pubblico americano è più ‘semplice’ di quello italiano, partecipa di più, è molto più connesso e stimolato.
Ma si possono fare ‘esperimenti’ anche da noi, soprattutto è importante capire che fare il musicista è uno dei lavori più interessati che ci siano, quindi dovete riuscire a comunicare con il vostro pubblico, fargli percepire questa vostra passione.

Fatelo con la musica, ma anche con le foto, con il micro-blogging, con i video, con contenuti esclusivi, jam session, prove in sala; qualunque cosa riguardi il vostro mondo.

E fatelo attraverso i social non per i social: utilizzate il vostro sito come centro nevralgico di tutta la vostra galassia.

Se volete raccontare la vostra esperienza oppure condividere trucchi o consigli, fate lo utilizzando i commenti!

Articolo tradotto e adattato da Fabrizio Galassi
Link originale: http://www.musicthinktank.com/mtt-open/content-vs-music.html

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