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MediMex-MEI: MedioMex o MEGAMEX? | Godelli: “La cultura sia fionda dell’intelligenza” | Vendola: “La cultura al centro per lo sviluppo del territorio” | Princigalli “La cultura è lavoro… ops La Musica è Lavoro” | La Bella MEI e il Princigalli Azzurro

Chiaro no?

Territorio, cultura, opportunità: queste sono state le tre parole più usate durante la tre giorni del MediMex-MEI di Bari.
Significano: lavorare sul locale per promuovere la musica come strumento professionale creando così posti di lavoro. Un concetto altissimo che obbliga musicisti, produttori, discografici, organizzatori e giornalisti specializzati a virare decisamente in direzione ‘obiettivi’ lasciando i ‘sogni’ a chi se lo può ancora permettere. E’ stato chiaro fin da subito, da quando Nichi Vendola sul palco del Petruzzelli (giovedì 24) ha dato il via al mantra: “La cultura deve essere il centro per lo sviluppo del territorio”; il giorno dopo, all’apertura ufficiale della fiera, è stata la struttura stessa a materializzare le parole del Governatore mostrando un luogo pulito, organizzato, professionale, completamente differente agli occhi di chi si aspettava un MEI in trasferta.

La follia creativa del Meeting delle Etichette Indipendenti è qualcosa di unico e a quanto pare, impossibile da replicare fuori da Faenza. La scelta di dividere i compiti lasciando in Emilia un festival degli emergenti (il SuperSound di settembre) e portando a Bari una fiera professionale è la mossa perfetta; ma sono servite molte ore per capirlo.

Venerdì La Fiera del Levante ha aperto le porte agli operatori, molti dei quali convinti di trovare il MEI barese. L’impatto è stato ‘desolante’, quasi asettico, moquette beige e soffitti altissimi, bellissimi stand ma non affollati, quasi assenti gli artisti emergenti, nessuna WiFi. Il primo sguardo di intesa è stato: MedioMex.
La conferma è arrivata la sera allo ShowVille dove le tre sale da concerto erano deserte, bellissime ma vuote. Il sabato era quindi la giornata con la quale si sarebbe dovuto chiudere la bara del MediMex, prendere per mano il MEI e riportarlo a Faenza.

Ma il concetto espresso da Vendola sul palco del Petruzzelli è arrivato anche ai più sordi, ed ecco che La Fiera Del Levante è apparsa come il luogo perfetto per definire le opportunità: l’assenza di pubblico non era più vista come un deficit, ma offriva la possibilità di contattare, pianificare e realizzare immediatamente le basi sulle quali costruire partnership e collaborazioni; la desolazione si è trasformata in concentrazione; l’ambiente asettico in professionale; la distanza in contatto; la moquette non si notava più e i soffitti non erano poi così tanto alti, giusto il WiFi è rimasto l’unico vero, grande e ingombrante problema.
Poi, per chiudere la serata, lo ShowVille ha raccolto 1300 presenze.

Domenica mattina Clark Kent si è tolto i vestiti e MedioMex si è trasformato in MEGAMEX: “La Puglia vera è quella del MediMex” ha tuonato l’assessore alla cultura Silvia Godelli alla conferenza stampa finale “Abbiamo investito 400.000 Euro per questa fiera e abbiamo già stanziato i fondi per l’edizione 2012. Sia chiaro, questi non sono ‘eventi’, questa è cultura, e la cultura è la fionda dell’intelligenza” che può abbattere il Golia dell’ignoranza.
Poi gli amati numeri: 1275 operatori, 200 giornalisti accreditati, 200 musicisti, 3000 presenze nei tre giorni e Bari che vuol diventare il centro del mediterraneo.

Accanto alla Godelli il silente Antonio Princigalli (di Puglia Sounds), uomo di azione allergico al microfono che ai complimenti risponde con: “Ho solo coordinato un gruppo fantastico” per poi mostrare il cartello “La musica è lavoro!”.
Ospite d’onore Giordano Sangiorgi, patron padron del MEI: “Vogliamo creare nuovi modelli di incontro tra operatori musicali per anticipare il futuro”.

Il MEI, appunto. Il Meeting Degli Indipendenti, il grande caos creativo, come viene spesso chiamato; la sua giornata è stata la domenica quando nel pomeriggio è andato in scena il Premio Italiano Videoclip Indipendente nella graziosa sede dell’Apulia Film Festival dove i redivivi 99Posse, ma soprattutto il redivivo ‘o Zulu, hanno tenuto banco a conclusione della premiazione con una serie di aneddoti su Abel Ferrara, regista di “Cattivi Guaglioni”. La sera è stato il momento del Sanremo degli indie, ossia del Premio Italiano Musica Indipendente presso il Teatro Kismet, rassegna che ha chiuso (ma non per sempre) il MediMex 2011.

Questo era decisamente il numero 0 di una manifestazione inedita a livello intercontinentale, e ci sono state tante luci quante ombre; la scelta di dove si poseranno gli occhi degli operatori definirà la volontà di questo paese che può decidere se rimanere un ignorante Golia all’ombra o un intelligente Davide alla luce.

I premi del MEI

Anche se il Meeting è stato quello che apparentemente ha sofferto di più il potere politico-economico del MediMex, i premi del MEI rimangono l’unica grandissima certezza per lo sviluppo della cultura, non tanto sul territorio locale, quanto a livello nazionale. Se la cultura è la fionda, il PIMI e il PIVI sono il sasso, e se Vendola è un politico, Sangiorgi è il tecnico.

Premio Italiano Videoclip Indipendenti

  • Miglior Video
    “Le Stelle Ci Cambieranno Pelle” – Marco Notari
    [youtube=http://www.youtube.com/watch?v=zPz9efWxP_A]
  • Miglior Regia
    “Scegli Me” – Verdena
    [youtube=http://www.youtube.com/watch?v=y_wFx4TKNbI]
  • Miglior Soggetto
    “Lacrime Di Giulietta” – Matteo Negrin
    [youtube=http://www.youtube.com/watch?v=MAY1UoQYMHk]
  • Miglior Fotografia
    “Il Cielo” – Facciascura
    [youtube=http://www.youtube.com/watch?v=jm9iJw7hGlw]
  • Miglior Montaggio
    “I Nostri Corpi Celesti” – Le Luci Della Centrale Elettrica
    [youtube=http://www.youtube.com/watch?v=ncnIrsepjPM]

Premio Italiano Musica Indipendente

  • Miglior disco
    “Cattive abitudini” – Massimo Volume
  • Miglior gruppo
    Quintorigo
  • Miglior solista
    Paolo Benvegnù
  • Miglior Live
    Brunori Sas
  • Miglior autoproduzione
    Valentina Gravili – “La balena nel Tamigi”
  • Miglior etichetta
    42 Records
  • Miglior produttore artistico
    Giacomo Fiorenza

La bella MEI e il Princigalli Azzurro

Non si parlava d’altro, ognuno aveva una propria opinione a riguardo: ecco quindi come si può ricostruire il matrimonio MEI MediMex.

Dopo 15 anni a Faenza, Audiocoop (l’organo organizzativo del MEI) voleva cambiare aria; così quando PugliaSounds (l’organo organizzativo del MediMex) si presenta con l’anello di fidanzamento, il sì è contornato di rose rosse. A quel punto la fuitina d’amore è decisa e programmata; Faenza allora si accorge che non può lasciar andare la bella MEI sul cavallo del Princigalli Azzurro, così chiama San Giorgi-o chiedendo se può far qualcosa per non lasciare la città in mano all’ombra del Golia ignorante. San Giorgi-o alza le mani al cielo, le nubi si diradano con un lampo e volando arriva il super eroe a sconfiggere la bestia buia: arriva SuperSound. Faenza esulta per la ritrovata luce dell’intelligenza e inizia una danza così fragorosa che il giubilo raggiunge terre lontane lontane, fino al regno di Apulia dove la bella MEI, appena scesa dal cavallo bianco del Princigalli Azzurro, già soffre di nostalgia e vorrebbe tanto conoscere questo super eroe dai poteri magici. La gelosia è incontrollabile e la fuitina d’amor si trasforma in un alloggio con due camere separate; divisi da un muro, la bella MEI e il Princigalli Azzurro iniziano a organizzare il matrimonio che tutto il popolo già chiama “M’odi m’ex” (che nella lingua delle terre lontane lontane significa ‘Già mi odi, già sono tuo ex’). Il giorno delle nozze arriva con la nebbia, sembra una maledizione inviata da Faenza; a quel punto la bella MEI capisce di non poter vivere ancorata al passato, scaccia le nubi con un gesto della mano, abbraccia il suo Princigalli Azzurro e gli promette amore eterno, almeno fino al 2012, poi vediamo.

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