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Assenteismo musicale su Twitter; un anno dopo

Poco più di un anno fa avevo fatto una ricerca su Twitter sullo stato sociale degli organi musicali italiani. Desolante.

Ma negli ultimi mesi ho visto un netto miglioramento del mezzo, sia nelle discussioni musicali – in gran parte grazie a Enver e Colas – sia nella presenza di riviste musicali che hanno sbrinato il loro account su Twitter.

E’ il caso (eclatante) di Rolling Stone Italia: a dicembre 2009 aveva 20 following e 22 follower con zero tweet all’attivo.
Oggi si trova tra le migliori fonti di informazione con 1.523 f’wer e 569 messaggi: direi ottimo.

Sempre sulla cresta dell’onda RockOl che rimane sempre e comunque il punto di partenza dell’informazione musicale, vari account ma solo Pop/Rock è aggiornato (3735 f’wer), gli altri – MusicBiz, Metal, Gossip – sono fermi al 31 agosto/1 settembre (non avete rinnovato il Social Media Specialist?)

Ma:

  1. Rockerilla è sempre assente (su FB hanno una pagina – almeno questa l’hanno azzeccata – dove nell’ultima settimana hanno postato 5 volte)
  2. SentireAscoltare: account Twitter da 309 follower con 1762 tweet, buono rispetto allo scorso anno (può essere che nel 2009 non ho cercato bene? E comunque: sapete come si fa a sapere quanto è stato creato un account?)
  3. OndaRock ha una buona pagina FB ma non è ancora su TW
  4. DeBaser mi delude un po’ con solo 121 f’wer
  5. Gufetto: non è successo nulla.
  6. XL: anche per loro un nuovo account, ma rispetto alle potenzialità sono ‘fermi’ a 895 follower… e poi non hanno cambiato neanche lo sfondo. E poi hanno 0 following che fa molto web 1.0.

La situazione in un anno è leggermente migliorata, ma non quanto la popolarità del mezzo e non quanto i singoli utenti che twettano e retwettano notizie e suggerimenti creando una rete alternativa a tutti i sopracitati.

In Italia può essere forte il rischio di creare degli uber-utenti fondamentalisti rinchiusi in una trincea ristretta che parlano solo tra loro introducendo sempre meno #FF.

Ma se mi faccio meno seghe mentali posso serenamente credere nella prima, unica, autogenerata news desk sociale. Le seghe mentali sono inevitabili e ti fanno crescere i peli nel cervello.

2 Comments on “Assenteismo musicale su Twitter; un anno dopo

  1. Premessa: scopo della mia vita non è romperti le palle attraverso qualsiasi canale di comunicazione via web, è che ti occupi di cose maledettamente interessanti. Detto ciò, sbaglio o in generale in Italia c’è una sorta di indifferenza nei confronti di twitter, a favore di un uso massiccio (e talvolta al limite della morbosità) di facebook? Le pagine fb delle suddette testate musicali sono più seguite? In sostanza: secondo te, è un problema di diffusione del mezzo, quindi si predilige fb perchè oggettivamente più “massificato”, oppure è che, come al solito in questo paese, c’è difficoltà a cogliere i vantaggi di altri media? Ci vorrebbe così poco…

    1. Eccomi.
      Diciamo che nelle tue domande ci sono già le risposte.
      L’altra cosa è che l’italiano tende al mono-stereotipo, cioè ci accalchiamo tutti su una cosa sola lasciando le altre aree praticamente desolate.
      FB è la massa, Twitter è un po’ più complicato ed è più difficile creare una base di follower (amici): serve più fatica e più contenuti, infatti TW è più social news che non social network.

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